Limoni nella Sicilia Orientale, una Situazione del Settore Agrumicolo critica ed una stagione difficile alle porte
La Sicilia Orientale affronta una difficile campagna di raccolta dei limoni con produzione dimezzata, sfide climatiche e pressione del libero mercato.
La campagna di raccolta dei limoni è appena iniziata in Sicilia, e purtroppo, per i produttori, sembra già profilarsi una stagione difficile. Enzo Livoti, produttore di verdello nella zona di Barcellona Pozzo di Gotto, esprime preoccupazione riguardo a una produzione quasi dimezzata. Salvatore Leotta, agricoltore della zona ionica dell’acese, sottolinea anche la pezzatura dei prodotti, significativamente più piccola rispetto a un mese fa, rendendo ancor più arduo piazzare i prodotti sui mercati.

Raccolta dei limoni in Sicilia
Due rappresentanti della Cia Sicilia Orientale lanciano un grido di allarme per un settore agricolo ormai stremato da fattori cronici. Questi fattori, su cui i singoli produttori hanno limitato controllo tramite strumenti o strategie aziendali, richiedono invece un’azione programmata che coinvolga enti ed istituzioni. Uno di questi fattori è il cambiamento climatico in atto, che sta influenzando significativamente l’agricoltura. Salvatore Leotta sottolinea l’assenza di piogge stagionali da mesi, causando uno stress idrico alle piante. La mancanza di pioggia, combinata con le sciroccate di maggio scorso, ha portato a una situazione critica in cui le piante si stanno nutrendo dei propri frutti.
Le sfide del settore agrumicolo in Sicilia Orientale sono molteplici e richiedono una risposta coordinata da parte delle istituzioni e degli enti preposti. La programmazione e l’implementazione di nuove tecnologie sono fondamentali per garantire la sopravvivenza di un settore cruciale per l’economia della regione.
Anche il cambiamento climatico ha influito
Il cambiamento climatico non porta solo siccità prolungata ma anche eventi meteorologici estremi come alluvioni, grandinate e bombe d’acqua. Per affrontare tali sfide, la Cia Sicilia Orientale propone un intervento tempestivo con strumenti adeguati, sfruttando i fondi del PSR Sicilia per un adeguamento tecnologico con tecniche innovative. Giuseppe Di Silvestro, membro della giunta della Sicilia Orientale, sottolinea l’importanza di scommettere sull’agricoltura 4.0 per garantire la sopravvivenza del settore agrumicolo.
Un secondo fattore critico affrontato dai produttori è la pressione del libero mercato. Prodotti più piccoli e meno perfetti dei limoni stranieri, offerti a basso costo, rendono difficile competere sul mercato internazionale. La proposta di affrontare questa sfida è rivolta al Governo regionale, chiedendo di destinare fondi per un adeguamento tecnologico e l’implementazione di nuove tecnologie.
Un terzo fattore critico è l’emergenza del Mal secco, una malattia che minaccia centinaia di agrumeti, in particolare nella zona ionica. La presenza di terreni abbandonati e la mancanza di adeguata manutenzione contribuiscono alla diffusione di questa malattia. I produttori chiedono un intervento tempestivo delle istituzioni per affrontare l’emergenza e sottolineano la necessità di un impegno maggiore nella ricerca e prevenzione. La Cia propone interventi tecnologici e fondi per contrastare il cambiamento climatico, migliorare la competitività e affrontare l’emergenza del Mal secco. La sopravvivenza del settore agrumicolo richiede un impegno coordinato delle istituzioni.