Nel brico l’influencer te lo puoi risparmiare (nel vero senso della parola). Ecco perché
Il Dilemma dell'Influencer Marketing nel Settore Brico: Il Caso di Solo Stove e perché forse non serve investire su essi nel bricolage.
Negli attuali meandri del marketing aziendale, sempre più imprese si trovano a riflettere sull’efficacia dell’investimento nel cosiddetto “influencer marketing“. Questa strategia implica il coinvolgimento di figure influenti sui vari canali digitali, che vanno da testimonial a blogger, creator o recensori, al fine di promuovere, testare e successivamente condividere con i propri follower le virtù di un marchio, prodotto o servizio.
Questa tendenza si sta facendo strada anche nel settore del fai da te, con particolare enfasi sugli YouTuber specializzati. Questa scelta sembra essere ottimale per prodotti tecnici, ma risulta limitata data la natura di un pubblico di nicchia che caratterizza questo tipo di influencer.
Tuttavia, sorge una domanda interessante: cosa succederebbe se un’azienda nel settore brico-garden decidesse di collaborare con un influencer di portata globale, uno di quelli con decine di milioni di follower?
Un esempio significativo è quello di Solo Stove, un’azienda americana specializzata in articoli per l’outdoor, come fornelli per pizza, bruciatori aperti e riscaldatori. Questa impresa ha optato per una campagna con Snoop Dogg, uno dei rapper più celebri al mondo con ben 129 milioni di follower sui social media.
La campagna, lanciata a metà novembre, ha suscitato grande interesse e ha ottenuto un ampio riscontro. Snoop Dogg, noto per la sua passione per la marijuana, ha annunciato di aver smesso di fumare, suscitando scalpore tra i suoi fan. Quattro giorni dopo, ha precisato di aver abbandonato l’abitudine di fumare poiché i prodotti Solo Stove non producono fumo. Questa trovata ha generato 30 milioni di interazioni e ha ricevuto ampia copertura mediatica su varie testate giornalistiche e programmi televisivi.
Tuttavia, nonostante l’entusiasmante riscontro iniziale, l’8 gennaio la Solo Brands, la società madre di Solo Stove, ha comunicato il licenziamento del CEO dell’azienda, poiché l’investimento pubblicitario, probabilmente molto cospicuo, “ha aumentato la consapevolezza del marchio ma non ha portato all’aumento delle vendite sperato“.
Esperti di comunicazione negli Stati Uniti hanno notato che, in generale, le campagne con celebrità tendono a generare maggiore notorietà del marchio rispetto alla reale conversione in vendite. Pertanto, l’aumento delle vendite potrebbe realizzarsi solo a lungo termine. Inoltre, e questo è un punto cruciale, il pubblico di destinazione potrebbe non essere quello ideale per un prodotto così di nicchia come quelli proposti da Solo Stove.
Il caso di Solo Stove e la sua collaborazione con Snoop Dogg sollevano importanti interrogativi sull’efficacia dell’influencer marketing nel settore brico-garden. Mentre l’investimento ha indubbiamente aumentato la visibilità del marchio, non ha prodotto i risultati tangibili in termini di vendite sperati, evidenziando le sfide e le complessità di questa strategia pubblicitaria nell’era digitale.